Apnea: come creare due polmoni d’acciaio!

polmoni d'acciaio

Ciao,

visto il grande interesse che ha suscitato un particolare strumento per migliorare l’apnea, oggi ti accompagnerò all’interno di questo sconosciuto mondo e ti farò rimanere senza fiato il più a luuungo possibile. Non è quello che stai cercando di fare?

Il mio cuore vive di apnea e pesca subacquea da parecchi anni ed essendo uno studioso del corpo umano e delle sue funzioni da più di 15 anni, ogni volta che scopro qualcosa che possa portare la mia apnea un gradino oltre il mio livello attuale, mi ci immergo anima e corpo per cercare di estrapolarne l’essenza e metterla a disposizione dei miei atleti.

Da ragazzino mi raccontavano che la capacità vitale è una cosa innata e che non si può migliorare. La capacità vitale (o CV) è essenzialmente la quantità di aria che i tuoi polmoni possono incamerare.

Immagina di poter gonfiare i tuoi palloncini come se fossero due camere d’aria di un camion, avere molta più aria a disposizione all’interno dei tuoi polmoni ti permetterebbe di svolgere un’apnea più lunga e più in tranquillità.

Fino all’anno 2005 gli unici modi che conoscevo per fare ciò erano esercizi di mobilizzazione della cassa toracica ed esercizi respiratori per rendere più elastico il diaframma. Per intenderci, sono tutti gli esercizi che si svolgono durante i corsi di apnea e che hanno una grande utilità ma che non mi hanno mai permesso di aumentare di molto la mia CV, essa oscillava infatti tra i 7,3 e i 7,5L.

Nel 2005 venni a conoscenza dello Spirotiger che sembrava promettere cose fantasmagoriche. Non ti nascondo che il mio scetticismo era alle stelle e l’approccio al primo corso al quale mi ero iscritto, fu praticamente una tempesta di domande ai relatori.

Alla fine del corso non ero riuscito ancora a convincermi che quella fosse la scelta giusta ma continuai a fare ricerca e studiare, finché non mi fu offerta l’opportunità di provare lo strumento.

Da quel giorno è iniziata una vera e propria vivisezione di quella che a oggi è la miglior scoperta che abbia mai fatto nell’ambito dell’allenamento. E pensare che dopo i primi giorni di utilizzo delle Spirotiger pensavo ancora che fosse una di quelle solite cagate pubblicitarie che promettono di tutto ma non mantengono nulla.

Infatti, lo strumento è rimasto tra i miei aggeggi “da provare” per molti e molti mesi.

Una volta passata la diffidenza è iniziato un continuo balletto di prove ed errori, che mi ha portato a scoprire, dopo molti mesi, il corretto utilizzo dello strumento e come poteva essere inserito in una programmazione dell’allenamento per apneista.

Non ti nascondo che è stata dura. Ho dovuto combattere, non solo contro il mio scetticismo, ma anche contro quello di medici e preparatori mediocri che dicevano che stavo solo buttando il mio tempo.

Gli obiettivi della mia spasmodica ricerca, erano quelli di:

  • migliorare la capacità vitale
  • ridurre i tempi di recupero tra un apnea e quella successiva
  • migliorare le capacità respiratorie dell’altro mio amato sport che mi ha portato ad assaporare i livelli mondiali (il canottaggio)

Per il primo punto, l’obiettivo di migliorare la CV mi avrebbe portato ad aumentare l’aria contenuta nei polmoni e quindi, teoricamente, aumentare la durata delle mie apnee.

Il secondo punto mi avrebbe dato la capacità di recuperare prima tra un’apnea e l’altra durante gli allenamenti e durante una battuta di pescasub.

Il terzo punto, avrebbe dovuto ridurre il mio affaticamento durante una competizione, abbassando i livelli di acido lattico prodotti dalla muscolatura respiratoria.

Arriviamo ora al succo della mia ricerca, ti svelerò in che modo lo Spiro mi ha permesso di migliorare queste qualità.

Partendo dall’aumento della CV, devo dire che, dopo 1 anno di utilizzo continuo e non certo leggero dello Spiro, ho visto schizzare il mio volume polmonare da 7,5 a 10,3L, una cosa inimmaginabile!

Vi ricordate ciò che vi avevo detto in precedenza? La fisiologia classica non ammetteva che la CV fosse modificabile ma asseriva che fosse una capacità innata, determinata da peso, altezza ed età.

Com’era possibile quindi che la mia CV fosse migliorata così tanto? Cos’era accaduto?

La fisiologia classica non ha sbagliato a dire che la CV è innata, ma c’è una cosa che non aveva calcolato.

Pensi di essere in grado di sfruttare tutto il tuo polmone senza allenamento?

Ecco ciò che era successo, spirotiger aveva permesso al mio diaframma e alla mia cassa toracica di espandersi fino al proprio limite massimo.

Infatti, il nostro corpo permette l’espansione in 3 punti ben precisi e che vengono riferiti ai 3 tipi di respirazione: la diaframmatica, la toracica e la claveare.

Queste tre parti della respirazione sono interdipendenti e la loro capacità è determinata dalla capacità dei muscoli e delle articolazioni di utilizzare la massima ampiezza di movimento.

Immagina di indossare una muta molto stretta, riusciresti a respirare espandendo al massimo la tua cassa toracica e il diaframma?

Se non hai mai indossato una muta stretta, te lo posso dire io. Sicuramente no! E se sei un ometto non ti consigli di provarci, pena: cantare a vita come voce bianca nel coro J

Ecco, la muta stretta rappresenta il tuo sistema muscolare e articolare che, non essendo elastico, blocca il movimento di espansione dei polmoni e quindi riduce la capacità vitale.

Hai visto come la CV sia determinata alla nascita ma come l’allenamento con lo spiro la possa far aumentare: semplicemente permettendo l’ampliamento massimo dello spazio che verrà poi occupato dai polmoni.

L’aumento dell’elasticità muscolare e della mobilità articolare permetterà di ridurre anche l’effetto di schiacciamento che avviene andando in profondità. Una buona elasticità toracica, ridurrà il rischio di barotraumi.

Ridurre anche il tempo di recupero da un’apnea alla successiva, ti permette di svolgere al meglio gli allenamenti e li rende più sicuri.

Permettendo una respirazione continua e forzata, lo Spiro riesce a far allenare la resistenza e la forza dei muscoli respiratori, che altrimenti potrebbero essere difficilmente allenati.

Esistono altri apparecchi che permettono di allenare il respiro, ma nessuno di questi permette di farlo per un lungo periodo senza incappare nell’iperventilazione.

Spirotiger, mantenendo l’isocapnia (non altera l’equilibrio fisiologico tra ossigeno e anidride carbonica) permette di respirare forzatamente per molti minuti e quindi migliora le capacità della muscolatura respiratoria.

Anche il diaframma ne trova giovamento perché rafforzandosi, si affatica meno e le contrazioni durante l’apnea saranno meno fastidiose.

Inoltre, una muscolatura respiratoria ben allenata permetterà di abbassare più rapidamente le pulsazioni cardiache nel recupero tra le apnee. Inoltre la frequenza cardiaca a riposo sarà più bassa.

Questi vantaggi si sovrappongono bene alla prestazione apneistica perché un battito cardiaco più basso permette di eseguire un’apnea più lunga e confortevole.

Vuoi vedere come si usa spirotiger?

Guarda il video qua sotto!

RICAPITOLANDO:

  • Aumento della capacità vitale = più ossigeno a disposizione
  • Recupero più rapido tra un’apnea e l’altra
  • Diminuzione della produzione di acido lattico da parte della muscolatura respiratoria
  • Diminuzione della frequenza cardiaca a riposo

Inoltre:

Le ultime ricerche scientifiche hanno aperto la strada ad un ulteriore interessante sviluppo dell’utilizzo di Spirotiger, infatti, con pochi minuti al giorno è possibile diminuire il grasso corporeo.

Il meccanismo di dimagrimento avviene perché una seduta con lo strumento, attiva la produzione di GH che è un ormone lipolitico e che va quindi a intaccare gli acidi grassi.

Nei test effettuati presso il nostro centro Undertraining, abbiamo rilevato tramite l’esame bioimpedenziometrico (misurazione massa magra e grassa) una grande diminuzione del grasso, soprattutto a livello addominale.

PER CONCLUDERE:

Spirotiger è miracoloso?

NO!!! Come tutti i mezzi di allenamento necessita di una grande conoscenza per essere utilizzato nel modo corretto, inoltre, deve essere inserito in una programmazione specifica.

Spirotiger non ti farà aumentare da solo le tue apnee, servirà tanta dedizione per allenarti e far si che il tuo corpo si adatti alle condizioni fisiologiche che l’apnea comporta.

Se non pratichi apnea, NON puoi migliorare l’apnea, e questa è una regola FONDAMENTALE.

Spirotiger può aiutarti a migliorare le tue prestazioni se ti alleni costantemente in acqua, al massimo può mantenere elevate le tue capacità nei momenti lontani dal mare.

Come fare quindi a migliorare la tua prestazione apneistica?

  • Affidati ad un bravo istruttore: ti posso consigliare i ragazzi di Moving Limits, una vera garanzia: movinglimits.com
  • Affidati ad un bravo preparatore atletico: visita il nostro sito undertraining.ch e guarda le testimonianze sul nostro blog www.undertraining.ch/blog
  • Divertiti praticando spesso apnea al mare, in sicurezza (mai da solo) .

Quando sei sul cavo prima di un’immersione, percepisci la respirazione profonda e senza sforzo.

I polmoni si gonfiano e si sgonfiano fino al loro limite.

L’ultimo respiro ti permette di incamerare un enorme quantitativo di aria.

L’apnea ha inizio!

Il cuore batte lentamente e mentre la profondità aumenta, ti assale una sensazione di benessere.

Senti il sangue scorrere dagli arti verso il cuore, una sensazione di calore ti pervade.

Mentre scendi, la pressione ti avvolge nel suo dolce abbraccio e l’elasticità dei tuoi muscoli ti permette di godere di questa sensazione, senza averne paura.

Man mano che la profondità aumenta il volume polmonare diminuisce e gli scambi scambi gassosi avvengono più rapidamente.

Tocchi il piattello e cominci la risalita tirandoti al cavo.

L’ossigeno diminuisce e l’anidride carbonica aumenta, la fame d’aria si fa sentire.

Le prime pinneggiate potenti ti staccano dal fondo e inizi la tua risalita.

Le contrazioni bussano alla porta del diaframma ma sono ancora piacevoli carezze.

Man mano che il tempo passa, i tocchi iniziano a essere più insistenti e, da dolci carezze si trasformato in scomodi rintocchi.

La superficie si avvicina, un raggio di luce colpisce il vetro della maschera e riflette sugli occhi.

La testa fora la superficie dell’acqua, le braccia si appoggiano sull’atollo.

L’ossigeno sfama i polmoni.

La prima boccata d’aria ha un gusto dolce e persistente.

La gioia del raggiungimento del traguardo riempie il cervello di emozioni.

Inspiri, espiri, inspiri, rinasci.

È come tornare nuovamente alla vita.

Roberto Pusinelli

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